Con il carrello del supermercato, all’ospedale San Paolo, comandano gli abusivi. Nonostante il cartello autorizzi l’accesso al solo personale autorizzato, loro girano tra i reparti ed entrano anche fuori dall’orario delle visite utilizzando gli ascensori riservati al personale o quelli per le emergenze.
I carrelli sono pieni di snack, tramezzini, acqua e bibite di ogni tipo. Si affacciano nelle stanze a chiedere a pazienti e parenti se serve qualcosa. “Il San Paolo è un ospedale allo sbando, dove a quanto pare non si riesce a risolvere il problema storico, esattamente come per gli abusivi del parcheggio.”, così scrive Il Quotidiano Italiano di Bari.Â
Quando non girano liberamente nell’ospedale, anche in luoghi in cui l’accesso è vietato, i venditori si fermano nelle vicinanze dei distributori automatici, invitanto gli utenti a preferire i propri prodotti a quelli delle macchinette. Ovviamente propongono prodotti di sottomarca più economici rispetto a quelli esposti nel distributore.
Da quando sono stati installati i distributori automatici, in attesa dell’apertura del bar che forse non aprirà mai, sono stati registrati diversi malfunzionamenti. Non si può dire con certezza, ma potrebbero essere legati a questa attività parallela. Un lavoro vero e proprio, con tanto di turni che, a sentire uno dei venditori, va avanti da più di otto anni, con la certezza che: “Di qua nessuno ci può cacciare, anche il personale dell’ospedale compra da noi perché non ci sono alternativeâ€.
Mantenere questo status quo è più facile. Nessuno vuole mettersi contro questi abusivi e soprattutto non si ha la fretta di assicurare un servizio funzionale a pazienti, parenti e dipendenti dell’ospedale San Paolo.