I programmi di mobilità sostenibile si stanno diffondendo sempre di più, nelle nostre città .
Sempre più utile è il servizio di biciclette pubbliche, comunemente conosciuto già da qualche anno anche in Italia con il nome di bike sharing. E’ servizio generalmente usufruibile da tutti, richiede una registrazione per la consegna delle chiavi o della tessera, scoraggiando in questo modo i furti. A seconda del sistema la bicicletta può essere riportata in un’altra stazione o nella medesima.
Il servizio utile anche per i turisti che spesso non possono portare con sè la bici dai loro paesi d’origine, ma non vogliono rinunciare ad usarla durante la vacanza.
Ma quando rinunciamo ad usare la bici?
C’è chi non si ferma di fronte alla pioggia.. 🙂
Tendiamo a rinunciare al mezzo a due ruote, quando abbiamo carichi da trasportare come, ad esempio, la spesa.
L’idea arriva da Tel Aviv, il suo nome “Tel-O-Porter”, un carrello che si attacca al retro della bici e che, staccato, si trasforma in carrello per la spesa, e per trasportare quello che vi pare..
Può portare fino a 45 chili, al momento è in uso in Israele.